La sinistra ha da sempre dimostrato ottime capacità culinarie: gira frittate, spolverizza morale sul capo di noi poveri stolti, snocciola perle di saggezza, aumenta le dosi consentite di droga, il tutto farcito e condito nella speranza di continuare a galleggiare nel limbo in cui si trova questo governo, cercando di accontentare tutti: immigrati, disoccupati, sindacalisti, gente che non fa un tubo, professori reduci del ’68… riuscendo a scontentare il restante 90% della popolazione.
In sifatto farinoso quadro politico ecco emergere scandali e scandaletti pur di distogliere lo sfibrato cittadino, già in stato confusionale per il caldo, dal prendere una posizione o almeno dal provare un minimo di indignazione, al quale sentimento ormai ci hanno vaccinati da anni.
Ecco quindi i media strillare che nel mondo dello spettacolo c’è chi va avanti solo a…sorrisini, (ma che novità grazie per averci aperto gli occhi!) e tirar avanti per mesi storie assolutamente inutili di gente sconosciuta a più, mandate in prigione senza passare dal Via magari rei di preferire il lusso e i vizi al quale sacrificano volentieri il loro corpo.
Tutto questo mentre assassini e stupratori a mala pena ci si puliscono i piedi sugli zerbini del carcere, al massimo danno un’occhiata per vedere com’è e poi se ne vanno tra l’indifferenza generale.
In questi giorni tutta l’attenzione dei media è incentrata sulla sconosciuta che ha abusato di cocaina nell’hotel in cui vi era anche il deputato del’ UDC. Il fatto in sé, se vero, è ovviamente da condannare per tutte le questioni che si vogliono morali o meno, ma la cosa che mi ha lasciato perplessa prima e incavolare dopo è che quando si trattava del consigliere del nostro primo minstro era una questione di privacy e che se un tizio una notte vuole andare con i trans è libero di farlo (ma non è illegale?) se invece lo fa la sponda opposta ecco che tutto lo schieramento compatto punta il ditino contro l’orco cattivo e drogato che ovviamente si deve dimettere e vergognarsene a vita (ma l’altro si è dimesso?).
In America un giudice ha dato una singolare condanna ai clienti delle lucciole: li ha costretti ad andare in giro per le vie delle città con un costume da gallo muniti di cartelli appesi al collo con scritte più o meno denigratorie, isomma il ritorno della gogna o comunque una punizione esemplare. I nostri deputati invece cosa hanno proposto alla luce di questi nuovi scandali? Di introdurre un sussidio extra atto a rimborsare i viaggi delle consorti che vivono lontane da Roma, così tanto per tenere a bada i loro appetiti e far emergere il concetto del vecchio detto “l’occasione fà l’uomo ladro”.
Onda110